Che la lettura sia una “cura” per lo spirito noi di Luoghi di Libri lo sosteniamo da sempre, infatti abbiamo cercato di sensibilizzare i nostri “follower” – che figo dirlo, fa tanto Ferragni 😊- con il progetto “Audioteca”, iniziato durante il primo lockdown e portato avanti tutt’ora.
Leggere vuol dire viaggiare, almeno con la fantasia.
Leggere vuol dire conoscersi e conoscere altro da sé – altre culture, altre persone, altri pensieri, altre idee.
Leggere vuol dire vivere altre vite oltre la nostra, camminare in altri mondi e gustare altre avventure.
Eppure l’editoria è in crisi, da quanto ci dicono i dati. Ci sono sempre più scrittori ma sempre meno lettori, come se tutti avessimo molto da dire ma non volessimo ascoltare il prossimo. Individui egocentrati che pascolano nelle librerie o sui social solo per vedere in che posizione sia il proprio manoscritto. La Letteratura è da sempre specchio dei tempi ma mai come ora lo è anche la sua fruizione.
Blu, la vivace proprietaria di una piccola libreria in un quartiere non proprio centralissimo di Firenze, ci racconta la sua prospettiva, dall’altro lato del bancone: la letteratura è il suo mondo, la libraia prima che una professione è una vera e propria passione ma… occorre un’idea geniale per riuscire ad arrivare alla fine del mese. Nasce così La Piccola Farmacia Letteraria, un’idea che conquisterà lettori e scrittori e di cui tutta Italia parlerà: ogni libro è una “medicina”, corredata da tanto di bugiardino e prescrizione. Ci sono autori per il mal d’amore, per le amicizie lontane, per gli amori non corrisposti, per l’ansia da prestazione: Blu, aiutata da tutti gli amici che le ruotano intorno, riuscirà ad accoppiare ciascun lettore con un titolo ad hoc.
Ho amato questo romanzo perché:
- la biblioterapia mi affascina dal primo romanzo che presi in mano in vita mia: “Piccole Donne”. In una afosa estate torinese, non ero più una bambina di sette/ otto anni che si annoiava durante interminabili pomeriggi afosi ma diventavo una ad una le sorelle March. Piccole donne è stato il mio antidoto alla noia e da lì non mi son mai più fermata.
- La “Piccola Farmacia Letteraria” esiste davvero (www.piccolafarmacialetteraria.it) e, in parte – e se volte sapere perché dovrete leggerlo è una storia autobiografica. Ma ci pensate? Esiste davvero un luogo, a Firenze, in cui c’è un titolo per ogni acciacco dello spirito.
Adoro i libri che trattano, in maniera leggera quasi impalpabile, problematiche reali come crisi personali o di settore.
Il messaggio del romanzo è positivo e propositivo: i momenti di crisi fanno scaturire idee geniali.
Consigliatissimo!
Annamaria
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