Quattro chiacchiere con… Daniele Mangili

Hai accettato di raccogliere la sfida del Concorso, perchè per te la scrittura è… raccontacelo scegliendo tre aggettivi che più ti rappresentino.

Per me la scrittura è in primo luogo svago, un modo per staccare la spina dalle frenesie della vita quotidiana. Quando scrivo, che sia in un bar o in una biblioteca, entro nel mio mondo, muovo i miei personaggi
all’interno della storia e tutto il resto rimane fuori dalla bolla d’aria che mi sono creato attorno. Scrivere è anche dare sfogo alla fantasia, lo trovo in qualche modo liberatorio. Potrà sembrare strano, ma dopo che sono riuscito a buttare sulla carta l’idea che avevo in mente mi sento davvero più leggero.

Per concludere, credo che la scrittura sia tenacia, affrontare la pagina vuota e iniziare comunque, anche se ti sembra di non avere nulla di chiaro in mente. Dedicarle un po’ di tempo ogni giorno, anche quando il tempo
sembra proprio non esserci.

Soffermandoci sull’incipit del concorso e sul racconto che ti ha permesso di classificarti tra i vincitori, da dove è arrivata l’idea per proseguire la tua storia? E i personaggi?

Per cominciare voglio fare i complimenti a Spunto Edizioni e Luoghi di Libri per l’idea di fornire un incipit unico per tutte le storie. È una cosa che mi ha stimolato molto sin dall’inizio. Non avevo una storia già
pronta, così ho registrato una nota audio dell’incipit e l’ho riascoltato più volte per vedere cosa mi evocava. Da lì è nato tutto; mi sono immaginato questo ragazzo che riceveva un video sul cellulare da un numero sconosciuto che rappresentava esattamente il luogo dove si trovava in quel momento. Ho pensato all’inquietudine e alla curiosità che potrebbe scatenare un evento del genere. Ti lasci trascinare nell’avventura o scappi e fai finta di niente?

Poi scrivendo, la storia è venuta da sé, mentre i personaggi sono un po’ dei modelli che avevo già in mente. Mi piacciono i personaggi moderni e mi piace circondarli di tecnologia, nel bene e nel male.

Quali sono le emozioni che hai provato ad essere sullo stesso palco con autori affermati al Circolo dei Lettori?

Il Circolo dei Lettori è già di per sé un luogo affascinante, che amo molto, quindi il fatto che la premiazione si sia svolta lì aveva già una valenza particolare. La presenza tra noi degli scrittori affermati, che conoscevo di fama e stimavo ha aggiunto un’aura di professionalità e concretezza a quello che stava accadendo. Questo mi ha emozionato, e al contempo mi ha fatto anche sentire nel luogo dove volevo essere: in mezzo a libri, scrittori ed editori. Spero di vivere ancora questi momenti e ringrazio Spunto Edizioni e Luoghi di Libri per questa fantastica opportunità.

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