“Sa perché dalle mie parti un guaio molto brutto si dice “guaio di notte”, ’nu guaio ’e notte? Perché di notte anche un imprevisto di media importanza si complica.”
“Ma perché andarsi a cercare i guai, quando i guai offrono già un ottimo servizio a domicilio?” dice a un tratto una delle due formidabili protagoniste di questo libro singolare, in bilico fra giallo, noir e romanzo psicologico. La sessantottenne Signora e l’enigmatica, giovane e bellissima Andrea forse non avrebbero mai dovuto incontrarsi, ma la vita è fatta anche di queste improbabili eppure possibili coincidenze. La Signora è una donna che la vita ha ferito e rinchiuso in se stessa, una donna umiliata da un marito ricco, noto e finito male, una donna stanca di arrotolarsi nel dolore e nel suo corollario, la paura degli spazi aperti che lei chiama con fine ironia ‘l’accidente’. Andrea, nella sua breve esistenza, ne ha già viste di tutti i colori. Separata dalla madre quand’era bambina, affidata a una casa famiglia, la sua storia viene fuori a pezzi durante la narrazione e non è bella, né esemplare. Ma tant’è. La Signora salva la pelle ad Andrea e da quel momento nasce un sodalizio fatto di complicità, ironia, piccoli bisticci, ma soprattutto amore. In fuga sono in fuga. Una da un passato da cancellare o correggere, l’altra da ricordi in parte crudeli, in parte forse fasulli. Ad accoglierle una SPA in Toscana, Acque Segrete, che in brevissimo tempo diventa la scena di ben due omicidi. E poiché le finanze languono, le nostre eroine s’inventano detective al servizio dell’unico sopravvissuto senza rendersi conto che hanno un vero dono di sagacia e intuizione per questo tipo di attività. A riconoscerlo è il poliziotto Marzio Mansi. Solo un vice ispettore o qualcosa di più segreto e complesso?
Patrizia Rinaldi ha creato due figure indimenticabili per ironia, sarcasmo e bellezza, interiore ed esteriore. Donne capaci di qualcosa di più della semplice sopravvivenza, pronte a battersi per la propria rinascita, ad aiutarsi a vicenda, a proteggersi e a consolarsi senza diventare sdolcinate, anzi. Con una scrittura che la rende unica, la Rinaldi non ci racconta solo un giallo, peraltro piuttosto complesso e ricco di personaggi tragicomici – la contessa Giuliana De Maglio e il marito Giorgio Neri proprietari della SPA, il nipote e concierge Luigione, Achille Levantesi e i figli, la deliziosa gatta Donna Achille – ma una vicenda umana tutta al femminile, esemplare e paradigmatica.
Francesca
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