Alice Basso – Le aquile della notte

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Anita, il personaggio più divertente e imprevedibile che mi ha tenuto compagnia quest’estate. Come sempre se avete bisogno di leggerezza e solarità scegliete le letture di Alice Basso, i suoi libri sapranno tenervi compagnia arricchendovi culturalmente (sono sempre ricchi di spunti letterari, musicali e storici) e i suoi personaggi non mancheranno mai di farvi sorridere.

Siamo arrivati al penultimo libro della saga con protagonista Anita, siamo sempre negli anni del fascismo dove una donna quando si sposa deve lasciare il lavoro e pensare soprattutto alla famiglia e in questa storia siamo catapultati nelle Langhe. Ebbene sì, Anita e il suo titolare Sebastiano (ormai identificarlo solo come titolare è diventato riduttivo) si trovano nel bel mezzo della vendemmia a costruire una nuova storia da portare sul giornale per cui lavorano, senza essere censurati dal fascismo. La nostra protagonista fa sempre la dattilografa per la rivista Saturnalia, dove Sebastiano Satta Ascona, suo titolare, traduce storie di giallo americane per la rivista, ma come sappiamo dai precedenti libri, i due si sono inventati personaggi di fantasia e la storia sono proprio loro a scriverla: questa storia è comunque sempre un fatto di cronaca camuffato per non essere censurato.

Saranno i colori delle vigne, l’operosità della vendemmia, una terra nuova, la scoperta di una tragica morte, gli indizi che riusciranno a raccogliere per arrivare al colpevole del dramma, a riempire le pagine di questo piacevole libro, dove alternando sempre sapienza e attento studio, Alice Basso fa risaltare l’amore per la cultura e la letteratura.

Amore. Speriamo che l’amore trionfi sempre, a buon intenditor poche parole, leggete il libro e capirete quanto siano eterni i giorni che ci separano dal quinto e ultimo libro della saga.

Simona

 

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