Questa storia l’ho amata, un po’ per invidia, un po’ per esperienza vissuta. Chi ama i libri sa quanto sarebbe bello aprire una libreria indipendente, da amare, cullare, coccolare, piena di storie da raccontare e da sentir raccontare e soprattutto avere una libreria dove poter organizzare un gruppo di lettura.
Siamo a Cagliari, stiamo leggendo un giallo e tutto accade nelle primissime battute della storia. La tensione è subito al massimo per poi passare a un centro della storia che mantiene vivo l’interesse senza mai annoiare nella ricerca degli indizi. Il libraio, un po’ burbero e un po’ scontroso, Marzio, aiuterà le forze dell’ordine a dipanare la matassa dei delitti proprio insieme al gruppo di lettura che frequenta la sua libreria tutte le settimane.
Io ho amato tantissimo Marzio, l’ho compreso, l’ho sostenuto, ma l’ho anche invidiato. Mi sono trovata a fare il tifo per lui ogni qualvolta un cliente ha chiesto una cosa impossibile urtando il suo amor proprio: cercare un libro con la copertina gialla in una libreria che tratta solo libri gialli ad esempio, ma ho anche camminato dentro il mio sogno (ovviamente con il delitto a parte!).
Piergiorgio Pulixi anche questa volta mi ha presa per mano, ha catturato la mia attenzione da subito e mi ha lasciata camminare nella storia come la più curiosa degli spettatori. Ha creato i suoi personaggi con maestria, facendoli danzare tra le pagine, anche i due gatti neri che proprio Marzio e la sua libreria hanno scelto.
La libreria dei gatti neri è una lettura veloce, ma profonda come il nostro autore ci ha sempre abituati, sperando di leggere di Marzio Montecristo molto presto.
Simona
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