Ma chi è questa Olga Rosalia Bellomo che incontriamo nel paesino di Trarego, sopra il lago Maggiore, provetta tatuatrice di trentanove anni, abilissima a fissare o cancellare i ricordi dei suoi clienti con meravigliosi tatuaggi frutto del metodo giapponese Tebori, altrimenti conosciuto come l’arte del dettaglio? Una donna intrigante, affascinante, solitaria e introversa. Una donna che la vita ha ferito, ma che ha risorse illimitate e inaspettate come avranno modo di scoprire i suoi nemici. Una donna, come dicevamo, di grande fascino di cui però non è affatto cosciente e che tutto cerca, tranne fama, abilità di sedurre e legami stretti con il suo prossimo.
Nata in Sicilia a Torre San Filippo il 7 novembre del 1981, lo stesso luogo, mese e giorno in cui, secoli prima, una nobile del posto fu brutalmente uccisa per gelosia dai cani del marito – il suo fantasma sarà una passione di Olga -, battezzata dalla madre Mimi con il nome della famosa Čecova, attrice del Terzo Reich e spia russa, la nostra protagonista deve sopravvivere alle carenze mentali e fisiche della mamma, afflitta da una forma di Alzheimer precoce e all’assenza di un padre. Padre che incontrerà per caso solo a dodici anni e dal quale imparerà con dolore e fatica come difendersi dal mondo. Padre del quale non riuscirà mai a comprendere la professione e che, alla morte della madre Mimi, la spedirà in Inghilterra dal ‘collega’ Vincenzo Nardi per ‘proteggerla’. Alla morte di costui, Olga eredita la casa di Trarego, lì si trasferisce ed esercita il mestiere di tatuatrice con notevole successo. Paese piccolo, ma popolato da presenze amiche, da persone che adorano Olga sebbene lei, per carattere e per una lunga storia di solitudine, tenda a non rendersene conto. Così come l’adorano i suoi clienti, in special modo una: la escort Melinda che non mancherà di coinvolgerla in una brutta storia di omicidi e sparizioni ai quali, trattandosi di escort, la polizia sembra non dare troppo peso. Ad aiutarla, non solo gli amici di Trarego, ma anche il giornalista Gabriele Pasca, divertente personaggio e punto di svolta nella vita di Olga.
Chiara Moscardelli, con scintillante ironia, dialoghi spumeggianti e momenti di vera tensione, ci fa viaggiare insieme alla protagonista fra lago Maggiore, Milano e la Svizzera all’inseguimento e alla risoluzione finale di un enigma sfuggente e complesso. Mentre Olga compie un ennesimo percorso iniziatico per ritrovarsi, alla fine di questo libro, più ricca di vita e di ricordi stavolta incancellabili.
Francesca
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