Torna Alice Allevi, finalmente. Più matura, sempre esuberante, meno avventata, ma con lo stesso entusiasmo e la stessa curiosità di sempre. Alice è cresciuta, ha compiuto il suo “viaggio”: è partita poco più che ragazzina, come “allieva” e ora è diventata una donna e una professionista. Chi l’ha seguita e presa in simpatia fin dalle sue prime avventure non può che apprezzare e guardare con affetto il suo percorso. E chi, come me, si è innamorata di Claudio Conforti sin dalle prime sue apparizioni? Probabilmente, così come all’inizio le lettrici si sono trovate divise tra “team Arthur” e “team CC”, ora saranno combattute tra l’apprezzare l’evoluzione del bel tenebroso in fidanzato quasi perfetto oppure rimpiangere le montagne russe su cui “ il dottorino” sapeva far correre il cuore di Alice e, inevitabilmente , anche il loro. D’altra parte il cambiamento di Claudio era stato ampiamente evidente già nel romanzo precedente e il terreno era ormai ben preparato dal suo corrispettivo della serie TV, in un incrocio di vicende e sovrapposizioni che non potevano che creare una continuità nell’immaginario degli amanti delle storie di Alessia Gazzola. Insomma, chi lo voleva “bello e dannato” come agli albori, deve prepararsi a un po’ di nostalgia.
“La ragazza del collegio” è un rientro in grande stile, per tutti i personaggi che avevamo messo da parte per dedicarci alle avventure di Costanza. A questo si aggiunge un finale che ci lascia nel dubbio: la parabola dell’allieva è giunta al suo compimento o la vedremo ancora, in panni che mai avremmo immaginato all’epoca del suo ingresso in Istituto?
Mimma
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