Quando non sapete cosa leggere, ma avete voglia di buttarvi su emozioni forti, vi consiglio Elisabetta Cametti con il suo Muori per me. Cinquecento pagine che volano in un attimo, portandoti in un thriller psicologico ad alta tensione.
Ginevra, protagonista, vi farà rivivere una parte della sua vita in un arco di tempo di circa quattro giorni che saranno divisi in 365 racconti. Dovrete leggere questa storia per capire appieno le mie parole, ma non ve ne pentirete mai. Nei 365 video che lei produrrà ci saranno sempre a introdurre il racconto perle di saggezza, parole in cui ognuno di noi poco o tanto si riconoscerà e verrà introdotto in un nuovo indizio, e vi posso assicurare che anche le ultime righe del libro vi porteranno a un nuovo colpo di scena, a cui magari avrete pensato ma che mai avreste pensato di leggere.
Una bolla dorata, dove l’amore e il successo non possono essere la stessa cosa, dove apparire porterà a scelte e rinunce che toccheranno cielo e abissi, dove il bello sarà anche il dannato e dove il buono sarà sicuramente anche il cattivo, ma dove l’amicizia e la coesione aiuterà a uscire da situazioni difficili e pericolose. Piani ben congeniati, tempi sempre ben seguiti, e un aiuto che sarà più forte di ogni vendetta: i social. Mezzo che se ben utilizzato farà la differenza.
Leggendo Elisabetta Cametti e l’uso dei social ho pensato al libro di Sara Magnoli Dark Web, due modi di utilizzare i social, due risvolti opposti per capire dove questi mezzi possono portare.
Racconto pieno di simboli e immagini, proprio quelle che insieme ai social la fanno da padroni nella società di oggi.
Muori per me: risvolto romantico del significato, o significato di vendetta? Leggetelo per dare la vostra interpretazione.
Simona
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