Jonathan Coe – Middle England

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Pochi autori contemporanei sanno raccontare l’Inghilterra odierna e i suoi abitanti con l’ironia, il coraggio e la chiara visione di Jonathan Coe. Così, anche in questo libro uscito nel 2018 e arrivato a noi nella bella traduzione di Mariagiulia Castagnone nel 2020, Coe non si smentisce e attraverso le umane vicende della famiglia Trotter ci racconta gli ultimi otto anni di un paese che – nelle precise parole dell’autore – ha un’unica vera malattia: la nostalgia. Nostalgia di una grandezza perduta con la fine dell’Impero, della propria storia di dominazione e potenza mondiale ormai sbiadita, di fabbriche morte e sostituite da imponenti quanto ridondanti centri commerciali. Una nostalgia così furibonda da trasformarsi in scontento e poi in rabbia per quello che viene percepito come un tradimento della classe politica al potere, fino alla disastrosa decisione sancita dal referendum del 2016 di uscire dall’Unione Europea con quali risultati oggi ben sappiamo.

Per raccontare questa Inghilterra, Coe ci mostra la vita quotidiana della famiglia Trotter e dei loro amici. Benjamin, che da tempo ha abbandonato il proprio sicuro e redditizio impiego per ritirarsi a vivere in un mulino riattato sul fiume Severn; sua sorella Lois, il suo difficile rapporto con il marito e soprattutto con se stessa per la tormentata elaborazione di un terribile lutto del passato; l’anziano padre Colin, ex operaio della British Leyland, appena rimasto vedovo; la nipote Sophie, laureata in storia dell’arte, che fatica a trovare un lavoro che la valorizzi e un degno compagno di vita; gli amici Philip Chase e Doug, giornalista politico. Molti i personaggi che ruotano intorno a Benjamin, tutti, senza eccezione, ben delineati nelle loro attività e caratteri. Sullo sfondo i moti del 2011, la grande kermesse delle Olimpiadi 2012 e per finire il terribile inganno della Brexit che proprio Doug finirà per smascherare dopo essere venuto in possesso di un memorandum della non troppo misteriosa Imperium Foundation:
…(il popolo) ha votato per liberare la Gran Bretagna dalla tassazione e regolamentazione oppressive della UE e farne l’antesignana del libero commercio proiettato principalmente verso i mercati asiatici e statunitensi. … l’obiettivo è che non si attenui lo scontento del popolo…

Con stile piano e scorrevole, Coe narra l’esistenza di una piccola e media borghesia anglosassone che combatte la sua battaglia per una migliore qualità di vita, per un futuro meno opaco e piatto di quello di chi l’ha preceduta. Successi e sconfitte, amori che nascono e muoiono, pregiudizi e razzismo che neppure la gentilezza e la disponibilità dei migranti di turno riescono a spegnere, speranze e sogni che infine si realizzano a dispetto dei diktat e delle contorsioni di politici e finanzieri. Un grande affresco di un momento cruciale nella storia inglese che vale davvero la pena di leggere.

Tersicore

 

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