Sara Magnoli – Se è così che si muore

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Seguito ideale del fortunato e inquietante Se il freddo non fa rumore (scheda | recensione), Se è così che si muore ci trasporta da Busto Arsizio, Ferno e luoghi limitrofi, nella smagliante bellezza estiva e marina di San Benedetto del Tronto in compagnia della giornalista investigativa Lorenza Maj e del collega Fulvo Gianconti alle prese con una morte oscura: Mirena Manes, giovane e richiestissima modella, è precipitata dal sesto piano dell’hotel nel quale alloggiava durante un servizio di moda. A indagare su quello che potrebbe essere un omicidio e non un tragico incidente, il vice-questore Maddalena Scuro aiutata dal collega e amico di vecchia data Luciano Mauri a San Benedetto in vacanza ospite della sorella Rita. Oltre ai già citati, molti i personaggi che popolano questo inquietante thriller di Sara Magnoli: il direttore dell’albergo Nazzareno Carloni, il giovane concierge Emir e la sua collega, la perfida Rosi; Dario e la fidanzata, la ritrosa Sara che a San Benedetto si è trasferita da poco, impiegata come segretaria per un bravo e gentile veterinario; il trucido Vittorio Cavigliano, capo dell’agenzia di fotomodelle per cui Mirena lavorava e con la quale aveva una relazione più che intima; padre Mimmo, che della salvezza degli ultimi ha fatto una ragione di vita. Ciascuno con un passato, ciascuno con una voce potente e complessa che la Magnoli è bravissima a rendere in veloci capitoli che si alternano in modo sapiente, intervallati da ‘ouverture’: quadri poetici, pensieri e impressioni dei protagonisti sul faro di San Benedetto e le opere che lo circondano. Il faro, punto d’incontro e snodo, testimone muto di tutta la vicenda:

Il faro è là, con la sua luce perenne. … Nessuno ci può arrivare senza passare da quella fila di graffiti e dipinti e murale raccontati sull’ultima parte del molo, storie scure e colorate che si guardano e ti guardano, intrecciandosi le une con le altre. Raccontano di amori perduti e trovati, di vita e di morte, di gioia e dolore e in ciascuno, arrivato a quel punto, trovi te, chiunque tu sia.

Ciascuno con un passato, si diceva. E questo è più che mai vero per Lorenza Maj ancora dibattuta fra il suo amore mai sopito per Maximilian – a cui non riesce a perdonare il tradimento subito – e quello per Fulvo Gianconti il quale, in seguito all’aggressione da parte degli scagnozzi della mafia per le sue inchieste – è su una sedia a rotelle, ma non ha perso la determinazione e il coraggio che sempre lo hanno contraddistinto. Intanto, nella sede del giornale on-line, il direttore Gianni è stato temporaneamente sostituito – chi legge scoprirà perché- da Fred, il tronfio e ignorante giornalista che Lorenza detesta con tutto il cuore.

Poco a poco, l’indagine sulla morte di Mirena condurrà polizia e giornalisti negli abissi di un orrendo traffico di esseri umani dall’Albania all’Italia: giovani donne attirate con l’inganno o rapite e avviate alla prostituzione.

Sara Magnoli ha affrontato impavida e con vera maestria argomenti duri e scottanti senza mai sprofondare nel melodramma, affidandosi invece a una scrittura alta e asciutta, a tratti violenta e incisiva com’era logico e naturale che fosse. I sentimenti e l’agire dei suoi personaggi, buoni, ambigui o crudeli che siano, li rendono vivi e umani, caratteri così ben delineati da costringerci come lettori a indignarci con loro o a causa loro.
E infine questo è un libro pervaso dalla musica, dalle canzoni che accompagnano le nostre vite e ora quelle dei personaggi, facendo da contrappunto ai momenti salienti della loro esistenza. Le canzoni che consolano o addolorano e sono memoria e tema di un passato o di un presente. Per sempre.

Tersicore

 

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