Un romanzo a sei mani mi avrebbe incuriosita comunque, anche se due di quelle non fossero appartenute a Maurizio de Giovanni, uno dei miei scrittori preferiti; non aver mai letto nulla degli altri autori coinvolti nel progetto è stato il valore aggiunto che ha reso imperdibile, per me, questo noir estivo. Le aspettative non sono state deluse, anzi. L’espediente di far narrare la storia separatamente da ognuno dei tre personaggi secondo il proprio punto di vista, credo abbia esaltato la capacità dei singoli autori di tratteggiare finemente la psicologia dei protagonisti: l’ostinato poliziotto che non è disposto a fermarsi all’apparenza, il presuntuoso e manipolatore amante della vittima, reo confesso ed evidentemente desideroso di rendersi il più inviso possibile all’opinione pubblica, alla polizia ( e, in maniera spudorata, anche al lettore) per la scarsa considerazione in cui tiene l’intelligenza dei suoi interlocutori; la moglie dell’amante, una donna estremamente pratica, che ha vissuto nell’agio, ma che si è in realtà chiusa in una gabbia dorata da cui è difficile uscire.
Tre personalità molto diverse tra loro, tre stili narrativi che, pur mantenendo intatte le proprie caratteristiche peculiari, si fondono in un unico armonico, in cui ci si dimentica di trovarsi di fronte a penne distinte.
“Tre passi per un delitto”, insomma, è il tocco di eleganza che non può mancare nel bagaglio estivo degli amanti del noir.
Ti interessa acquistare questo titolo? Vai allo store!
Verifica la disponibilità in biblioteca