Sonia Sacrato – Controcanto

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Era la primavera 2019. Un anno fa eppure un secolo fa. Così vicino ma già così lontano, con tutta la miriade di situazioni, eventi e percezioni che il Covid-19 ha spazzato via. Così, uno schiocco di dita e tutte le nostre certezze, le nostre coperte di Linus che fino al giorno prima ci trascinavamo sempre dietro, sono svanite. Non una telefonata, questo cafone di un virus, per preannunciare il suo spiazzante e devastante arrivo. Insomma, dico io, le buone maniere! Eppure molte persone sono rimaste a casa (#iorestoacasa tatuato sul cuore per sempre!) e seppur #vicinimadistanti hanno atteso con pazienza certosina l’avvento di un giorno migliore.

Ecco gente, quel giorno è arrivato e finalmente “Controcanto” è un libro in carne ed ossa… volevo dire, copertina e pagine! Tutti curiosi come scimmie di sapere come sta la nostra Cloe Damiani che avevamo lasciato accoccolata sul divano a bere cioccolata calda preparata dal suo fidanzato Sandro (Cloe, possiamo dire fidanzato vero?) mentre, tuttavia, tra una carezza al suo amato Pablo (il gatto) e l’altra pensava all’Altro, Fabrizio.

La ritroviamo al termine delle lezioni scolastiche. Alunni salutati, scrutini fatti, la nostra Cloè deve lasciare Alba e chissà il prossimo anno in quale città insegnerà Arte. Salutare Alba è difficile ma liberatorio allo stesso tempo perché…. Beh, perché dovrete leggerlo, mica posso spoilerare io!

La nostra bella Torino e tutto il suo sabaudo contorno fanno da setting alle vicende della nostra professoressa, momentaneamente in vacanza, e dei personaggi vecchi e nuovi che la seguiranno in questa nuova vicenda. Non mancano i riferimenti a “La mossa del gatto”, a mio avviso scelta oculata e apprezzabile, in modo da non far mai sentire fuori posto o spaesato il novello lettore.

Sonia Sacrato è molto attenta ai dettagli e, come lei, anche la sua Cloe presta molta attenzione ai particolari. Ed è proprio grazie a questa passione che la nostra protagonista si imbatterà in un nuovo mistero da risolvere: non una roncola riposta dentro una vecchia scatola di latta stavolta, ma un violino. Il mistero arriva a suon di musica in una calda giornata estiva e porterà con sé inaspettati colpi di scena.

Seguiremo l’evolversi degli eventi tra Torino Centro e i suoi locali notturni, la periferia e la prima cintura fino ad arrivare ai piedi della Val di Susa, dove il caso si apre: un’auto è stata incendiata di fronte all’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, tra Rosta e Buttigliera Alta.

Un noir uguale a se stesso ma allo stesso tempo diverso “Controcanto” di Sonia Sacrato, come se Cloe Damiani fosse cresciuta e maturata, trattenendo però le caratteristiche salienti di cui ci eravamo innamorati al “primo appuntamento” con “La mossa del gatto”.
Non vi dirò di più amici lettori se non che per me è stato un onore leggerlo per questa recensione e che, giunta a pagina 267, non vedo l’ora che dalla penna della Sacrato scaturisca il proseguimento delle mirabolanti avventure di Cloe Damiani. E ovviamente di Pablo.

Auguro molta fortuna a “Controcanto” e una buona lettura a tutti voi!

 

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