Ho conosciuto Maurizio de Giovanni leggendo “Sara al tramonto” e da quella donna silenziosa e invisibile sono stata immediatamente affascinata. Ora ho trovato un personaggio che è una sorta di suo opposto, ma altrettanto magnetica: (Gelso)Mina Settembre passa tutt’altro che inosservata, non solo per le sue caratteristiche fisiche, ma soprattutto per la sua determinazione e la capacità di andare fino in fondo, con una buona dose di incoscienza, perché mossa da un cuore grande.
La storia è una miscela ben calibrata di comicità e serietà, con una sfumatura noir che, sapientemente dosata, non guasta affatto; il tono della narrazione è più spesso quello della commedia, facendosi però adeguatamente grave quando l’occhio si rivolge al tema così tristemente attuale della violenza domestica.
Corriamo con Mina contro il tempo, per salvare una donna e sua figlia, ci intrufoliamo con loro nelle strade e nei vicoli e parallelamente corriamo con i Carabinieri e il magistrato che indagano su delitti dai contorni inquietanti. Due modi completamente diversi di condurre le ricerche: istinto e passione Mina, rigore e logica il magistrato De Carolis; alla fine, con un meccanismo di incastri perfetti, ci ritroviamo sulla stessa via.
Intanto, intorno ai protagonisti, ruota una costellazione di personaggi seri e semiseri, che in alcuni casi sono delle vere e proprie caricature e che ben rappresentano i mille volti di Napoli. Qualcuno di loro, così come è stato per Sara, è riuscito a passare attraverso le pagine e a rimanere in impresso nella mia memoria: come scordare «Rudy» Trapanese, che quando parla sembra rivolgersi solo ed esclusivamente alle forme di Mina; e come non rimanere toccati in maniera indelebile da Flor, fin dalla sua prima apparizione: «Mi chiamo Flor, ho undici anni, e sono qui perché penso che mio padre ammazzerà mia madre».
Come al solito De Giovanni scrive di loro e di tutti gli altri, con la sua innata capacità di rendere con delicatezza e ironia tutte le sfaccettature dei sentimenti e dei desideri umani; altrettanto vividamente, ogni volta riesce a evocare colori, strade, rumori, voci, silenzi e caos, dandoci un assaggio di tutte le anime di una città così unica, dal fascino senza tempo. E per me, che di Napoli mi sono innamorata al primo incontro, questo è uno degli aspetti più coinvolgenti di tutti i suoi romanzi.
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