Siamo abituati a romanzi fantasy, trilogie, quadrilogie, pentalogie eccetera, ambientate in luoghi fantastici con alcune eccezioni che coinvolgono città straniere, americane soprattutto. Nel romanzo di Flavio Balsi, primo di una trilogia, tra i vari luoghi dove si muovono i personaggi c’è anche Torino.
“Abitavo sulla collina torinese in una casa indipendente. Il nonno l’aveva acquistata prima che io nascessi e immaginavo non fosse costata poco.” Suona strano, vero? Abbinare il termine fantasy a città italiane. Eppure Flavio Balsi ci vuole abituare a sconvolgere questa stranezza. Nel suo romanzo, anzi, nella trilogia che vede protagonista Paul McPherson, come in ogni fantasy che si rispetti, troviamo l’eterna lotta tra il bene e il male. Abbiamo i buoni e, contro di loro, i cattivi. All’apparenza sembra banale, quasi da dire “tutto lì?”. Tutto lì, sì, se non teniamo conto del ritmo incalzante degli eventi, dei co-protagonisti ben disegnati dalla penna dell’autore, della consistente dose di avventura che scorre nelle pagine e, non da ultima, della dimensione umana di un eroe per caso, permettetemi di definirlo così e dei suoi compagni. Non mi pare poco, anzi. Con questo primo episodio Flavio inizia a catturare la nostra curiosità, soprattutto quella dei giovani lettori, e ci invita a proseguire per scoprire come andrà a finire.
E allora, chi la spunterà tra Pangeani e Pantalassiani? Leggere per scoprirlo!
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